un Mostro dirimpetto ai nostri campi

Volgono ormai al termine i lavori della nuova struttura per il padel;

Siamo sbalorditi; ancora un’opera che consuma ulteriore suolo, in una zona considerata ad alto rischio idrogeologico dall’ente nazionale di riferimento – Consorzio di bonifica delle Alpi Orientali. Uno scempio strutturale e visivo che con l’idea di Parco Agricolo non c’entra nulla.

Con oltre il 50% di suolo consumato a Padova e le condizioni metereologiche ed idrologiche che ormai stanno preoccupando chiunque, ci sembrava che si fosse arrivati ad un punto di rottura, ma sembra che le deroghe non finiscano mai. E’ così impossibile cambiare la logica? E’ così impossibile recuperare aree dismesse che abbondano in città? Altre esperienze ormai dimostrano che lavorare con un’ottica di sostenibilità rende le città più belle, più sane e più vivibili, è così impossibile che l’Amministrazione Comunale non riesca a tutelare e a valorizzare un’area verde così preziosa, nonostante ne risconosca a parole il valore?

Ce l’avremo lì, bianco, alto, imponente, attaccato alla rete che lo separa dal nostro campo di cereali, nei secoli dei secoli: amen.

di fronte al campo dove abbiamo coltivato il grano Gentilrosso
l’inizio del cantiere, ad ottobre, visto dalle aiuole di fagioli